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Quando nasce

Andrew Taylor Still, fondatore dell’osteopatia nacque il 6 agosto 1828 a Jonesville, nella contea di Lee, in Virginia. Si tratta di un medico di formazione classica, cresciuto in una famiglia formata principalmente da medici, fu tra i primi a capire le relazioni fra l’equilibrio funzionale delle strutture corporee e la salute.

A causa delle perdite e degli avvenimenti nella sua vita, egli si distaccò gradualmente dalla medicina tradizionale della sua epoca e strutturò in maniera logica ciò che i medici delle antiche civiltà e del rinascimento avevano già intuito: Still comprese che l’equilibrio proprio della salute passa attraverso l’equilibrio della struttura osteoarticolare, in relazione all’armonia del sistema nervoso, muscolare e circolatorio.

Nel 1874 enuncia così i principi dell’Osteopatia e successivamente nel 1892 fonda l’American School of Osteopathy a Kirksville in Missouri, ossia la prima scuola di Osteopatia al mondo.

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E in Italia?

 Osteopatia e OMS

E’ definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una professione sanitaria con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti, che si basa esclusivamente sul contatto manuale; s’indirizza a tutti i cittadini, dal neonato all’anziano.

Pronti, partenza, via!

In Italia, l’inizio dell’iter di riconoscimento come professione sanitaria è avvenuto formalmente tramite la legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 (conosciuta anche come legge Lorenzin ) che è entrata in vigore il 15 febbraio, in attesa dei decreti attuativi.

In tale legge 3/2018, si fa riferimento specifico al riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria.

Work in progress

Dopo quasi 3 anni dalla legge avviene l’istituzione ufficiale da parte dello Stato.

Infatti, il 5 novembre 2020 la conferenza tra Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano hanno dato il loro parere positivo, in accordo anche con quanto espresso dal Consiglio Superiore di Sanità, al riconoscimento della figura sanitaria dell’osteopatia.

Ultimi passi

Il 24 giugno 2021 il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato il completamento del percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell’osteopata.

“Si completa, con il CDM di oggi, il percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell’Osteopata. È un momento importante per tanti professionisti e per quei cittadini che hanno bisogno delle loro prestazioni”.

I principi dell'osteopatia

1. Il corpo è un'unità: la persona è un'unità di corpo, mente e spirito

L’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità, fisica, mentale e ambientale.

L’essere umano è un sistema composto da muscoli, scheletro ed organi interni, collegati fra di loro da un complesso sistema di centri nervosi presenti nella colonna vertebrale, ma non solo.

Dal punto di vista anatomico, tutte le strutture corporee sono avvolte dal tessuto connettivo o fasce, che le rende contigue e meccanicamente interdipendenti. Da un punto di vista fisiologico, la sinergia delle funzioni corporee è facilitata dai sistemi nervoso e circolatorio, che consentono la comunicazione e l'interazione fra i vari apparati del corpo. Inoltre, sappiamo che i sistemi endocrino, immunitario e muscolo-scheletrico interagiscono, riflettono e rispondono ad ambienti ed eventi interni ed esterni come un'unità integrata.

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2. Il corpo è capace di autoregolazione, di autoguarigione e di conservazione della salute

Still suggerisce: "il corpo umano contiene al suo interno la capacità di guarire. Se questa capacità viene riconosciuta e normalizzata, si può sia prevenire che curare la malattia".

Il trattamento osteopatico permette all’organismo di ripristinare i propri processi di autoregolazione che portano alla guarigione.

Lo scopo dell’osteopatia è di ristabilire l’armonia della struttura scheletrica, permettendo così all’organismo di ritrovare il proprio equilibrio ed il proprio benessere.

3. La struttura determina la funzione e la funzione determina la struttura

La struttura e la funzione sono in relazione reciproca.
Tale principio riconosce il posto speciale occupato dal sistema muscolo-scheletrico fra i sistemi del corpo e la sua relazione con la salute della persona. L’osteopata capisce che il sistema neuro-muscolo-scheletrico, grazie alla relazione interdipendente di struttura e funzione, può influire positivamente o negativamente sulla guarigione e sui meccanismi di mantenimento della salute.
Una struttura anomala conduce ad una funzione anomala, e viceversa. 

E' il concetto di tensegrità del corpo umano.

Se l’equilibrio tra questi elementi viene a mancare siamo di fronte ad una disfunzione osteopatica, che è caratterizzata da una zona del corpo che ha perso la sua corretta mobilità.

L’organismo reagisce a questo disequilibrio adattandosi e compensando, compromettendo il benessere generale.

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